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Cronaca di una assenza annunciata

Cronaca di una assenza annunciata

Lo scorso aprile, Jonathan ha pensato di organizzare, in occasione della giornata dell’orgoglio omosessuale (28 giugno), un dibattito sui diritti con gli interventi di tre Governatori di Regione.
L’idea era di fare intervenire oltre a Ottaviano Del turco, Presidente della nostra Regione, il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
La scelta non era casuale visto che il Presidente Martini rappresenta quella regione che, sfidando anche il governo nazionale, ha dato riconoscimento alle unioni civili e posto in essere azioni concrete contro le discriminazioni anche per l’orientamento sessuale. La presenza di Nichi Vendola, invece, doveva testimoniare i risultati ottenuti e le difficoltà riscontrate nel sottoporre alla sua maggioranza, di centro-sinistra, tematiche a lui care e comunque di difficile gestione.
La presenza di Ottaviano Del turco, era solo per permettere a lui di prendere nota di quanto è possibile fare e che quanto lui fino a oggi non ha nemmeno provato a sostenere.
Poco dopo veniamo contattati dalla CGIL e ci viene proposto un dibattito nell’ambito della Festa dei 60 anni della Camera del Lavoro di Pescara, proprio nella giornata del 28 giugno 2006.
Ci mettiamo al lavoro e, incassata la disponibilità di Claudio Martini e di Nichi Vendola, faxiamo una richiesta di partecipazione al nostro Presidente. Nel frattempo la CGIL richiede e ottiene l’adesione del Sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, accolta dalla nostra associazione con grande stupore. Visionata la richiesta, Ottaviano Del Turco delega l’Assessore alle Politiche Sociali Elisabetta Mura.
Il 27 giugno, Ottaviano Del turco e Nichi Vendola vengono convocati d’urgenza a Roma dal Ministro Bersani per il giorno dopo. Claudio Martini, Elisabetta Mura e Luciano D’Alfonso, confermano la loro presenza.
Nel giorno del dibattito la Regione Abruzzo provvede, in Consiglio, ad approvare il nuovo Statuto e, tra una bocciatura del riconoscimento e della tutela delle Unioni Civili, e una condanna delle discriminazioni senza alcun riferimento a quelle per l’orientamento sessuale, provvede a ribadire le proprie radici cristiane e a tutelare gli animali. A nostro avviso gli animali meritavano tale tutela, ma ci sembra quasi assurdo di non meritarcela anche noi…
Inizia il dibattito e il Sindaco fa sapere che sta arrivando. Il responsabile della CGIL parla della necessità della tutela e del riconoscimento di quei diritti, troppi, ancora oggi negati. Io illustro le necessità e ciò che noi vorremmo fosse riconosciuto, in conformità con le direttive europee e sottolineando che gli enti locali possono e dovrebbero fare tanto, almeno quanto illustrato dal Presidente della Regione Toscana.
L’Assessore alle Politiche Sociali, rappresentante di quel partito che si è visto bocciare l’emendamento sulle unioni civili e troncare l’emendamento sulle discriminazioni nella parole di “orientamento sessuale” non ha potuto che dire la realtà e quanto si potrebbe fare.
Appena cinque minuti dopo il termine del il dibattito, durato quasi due ore, con andamento affannoso, arriva il Sindaco di Pescara scusandosi del ritardo e chiedendo al sottoscritto di contattare la propria segretaria per un appuntamento nel quale si sarebbe voluto “acculturare” sulle nostre problematiche.
Il giorno dopo sul quotidiano il Centro, di fianco a uno striminzito resoconto del dibattito, troviamo una foto del nostro sindaco ritratto mentre metteva un sacchetto di spazzatura in un cassonetto e un piccolo articolo che trovate qui di seguito.
Pensando a una richiesta di cortesia, mi astengo dal chiamare la segretaria del Sindaco anche perché ricordo bene altre occasioni passate in cui lo stesso si è negato più volte.
Il 13 luglio chiamo la segreteria del Sindaco, mi qualifico e chiedo di parlare con la segretaria per prendere un appuntamento: la segretaria è impegnata, mi viene chiesto un recapito per essere richiamato. Anche stavolta, nulla di fatto.
da Il Centro – Quotidiano dell’Abruzzo del 29 giugno 2006:
Era atteso alla festa della Cgil ma Luciano D’Alfonso è arrivato in ritardo perché, in via Pepe, si è imbattuto in una scena che non avrebbe mai voluto vedere nella sua città. Accanto ai cassonetti dell’immondizia vuoti, il sindaco ha trovato cumuli di rifiuti gettati per strada. Così si è rimboccato le maniche, ha raccolto l’immondizia e l’ha gettata nei cassonetti. Neppure Nicola Cuculo, ex sindaco di Chieti che impugnava il piccone se una ditta eseguiva male i lavori, era arrivato a tanto per amore della propria città. D’Alfonso netturbino, completata la pulizia, ha anche deciso di scovare il cittadino incivile. Ha chiamato i vigili e li ha incaricati a indagare sulle targhette presenti sui rifiuti. Quindi è risalito in auto per raggiungere la festa della Cgil.

marco

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